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Chiesa dei Santi Pietro e Giorgio

Chiesa dei Santi Pietro e Giorgio


Descrizione

La chiesa parrocchiale di Piovà Massaia, attribuita a Benedetto Alfieri, è intitolata ai Santi Pietro e Giorgio ed è stata realizzata, in posizione scenografica, tra il 1749 ed il 1774 su iniziativa del conte Francesco Antonio Ricci, sul sedime dell'antica chiesa di San Michele in Monte Cornigliano. L’edificio presenta la tipica pianta barocca a croce greca allungata dall’estensione del presbiterio e dell'abside ed un'imponente cupola a tiburio ottagonale a copertura dell’incrocio dei bracci della croce. La cupola è sostenuta da una struttura leggera formata da terne di pilastri agli angoli della cupola, dei quali i due più interni sorreggono i costoloni della cupola mentre il terzo pilastro esce all’esterno e fa da contrafforte alla cupola stessa. Il presbiterio a due campate è voltato a botte e a cupola a base ellittica e termina con abside semicircolare voltato a semicatino nervato. L'interno, a due ordini sovrapposti di pilastri con capitelli in stile corinzio semplificato reggenti una ricca trabeazione, vede lo sviluppo intorno all'aula centrale di un deambulatorio e di una galleria sopraelevata interrotta solo dalle cappelle laterali dedicate al Santo Rosario ed al Suffragio. Le gallerie sono voltate a botte ed hanno balaustre in legno intagliato e dipinto.
Il perimetro esterno in mattoni lavorati a vista presenta un forte plasticismo dei volumi ed è scandito secondo uno schema piramidale dal quale emergono la cupola ed il campanile. La facciata si presenta a due ordini sovrapposti e a tre corpi - quello centrale concavo, i restanti rettilinei - con tre accessi, una specchiatura di lesene, una grande finestra circolare e un timpano sommitale.
L'imponente campanile, la cui costruzione iniziò dopo la chiesa, nel 1779-1781, richiama gli esemplari juvarriani di Superga e quello alfieriano di San Gaudenzio a Novara. In mattoni faccia a vista, poggia su un alto prisma quadrato e si innalza a tre ordini sovrapposti: il primo ordine, con cornici rotonde per gli orologi, ha quattro robusti avancorpi cilindrici agli spigoli che fanno da basamento all'ordine superiore che ospita la cella campanaria con cinque campane - opera del fonditore alessandrino De Giorgis (18 luglio 1781) – ed è ricca di elementi architettonici; alla cima della torre campanaria si trova la lanterna delimitata da volute angolari e sormontata da cuspide metallica.
All'interno sono visibili: tre altari marmorei dei quali quello maggiore in marmo policromo di matrice lombarda con espliciti richiami alfieriani; dodici tele raffiguranti gli Apostoli distribuite lungo il perimetro dell'aula, al di sopra della galleria, ispirate alle statue della basilica di San Giovanni in Laterano a Roma, opere del pittore Pietro Montaldo, che sulla tela di San Giacomo minore si firma apponendo la data di esecuzione:1824; ancona absidale, raffigurante l'Assunta, opera di Sebastiano Taricco da Cherasco, che, insieme alle tribune lignee dei matronei – identiche agli stalli del coro della chiesa torinese del Carmine - ed alle balaustre - probabilmente vittoniane - proviene dalla chiesa di Sant'Andrea di Chieri distrutta durante la rivoluzione francese.

Modalità di Accesso




La chiesa è visitabile anche su prenotazione, contattando la Parrocchia. Il bene sarà visitabile negli orari indicati salvo celebrazioni liturgiche






Dove

Piazza Don Borio, 2

Contatti

Telefono: 0141996603

Orari di Apertura

Lunedì
chiuso
Martedì
chiuso
Mercoledì
chiuso
Giovedì
chiuso
Venerdì
chiuso
Sabato
15:00 - 18:00
Domenica
09:30 - 12:30
Pagina aggiornata il 24/07/2024 11:07:00

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